Stiamo eseguendo l’inserimento paesaggistico di una importante infrastruttura dove finalmente le opere ambientali stanno cominciando ad avere un certo peso.

Sarà che stiamo operando in un sito patrimonio dell’Unesco, sarà che l’infrastruttura era attesa da molti anni, sarà che è zona a vocazione tartufigena (e qui si può intuire l’area di intervento..), ma per la prima volta a singolo chilometro di infrastruttura sono messe a dimora circa 10.000 piante.

Le piante servono da corridoio ecologico e vanno a marcare i tutti i passaggi faunistici (mediamente 3 per chilometro).

Le fasce boscate con una composizione di circa 2/3 arbusti e 1/3 di alberi servono per compensare l’anidride carbonica, fissare le polveri sottili, mitigare l’impatto visivo, migliorare il paesaggio e sperare in futuri tartufi…