Granuli idroretentori

Posa dei microgranuli nelle buchette

Tutori con segnalazione della dose di microgranuli

Diversi dosaggi e testimone lungo il filare di nuovo impianto

Uno dei maggiori problemi degli impianti forestali è la gestione dell’irrigazione o la “tesaurizzazione” delle risorse idriche esistenti.
Spesso l’impianto di irrigazione non è previsto ed è impossibile da realizzare e allora bisogna obbligatoriamente procedere con irrigazioni di soccorso, che risultano quasi sempre poco tempestive, non sufficienti e molto costose.
L’alternativa è la tesaurizzazione delle risorse idriche esistenti, ottimizzando quelle pervenute dalle precipitazioni piovose.
Spesso utilizziamo teli pacciamanti che privilegiamo in zone antropizzate e su superfici in scarpata con sesto d’impianto fitto.
In zone naturali o in aperta campagna è spesso poco gradito l’uso di materiali sintetici e quindi una valida alternativa è l’utilizzo di sostanze che permettano la ritenzione dell’acqua e la sua lenta cessione.
Con questa sperimentazione vogliamo valutare l’efficacia di queste sostanze a vari dosaggi e con un confronto a testimone senza l’uso di idroretentori, a base di Poliacrilato di potassio.
Il polimero ha la capacità di assorbire e trattenere l’acqua fino a 300 volte il proprio peso, per poi cederla progressivamente alla pianta.
Il prodotto è a base di potassio come i più comuni fertilizzanti ed è bio-degradabile in 5/6 anni, senza rilascio di alcuna sostanza tossica per le piante.

La prova è stata effettuato in un impianto di circa 900 piante autoctone con una componente arborea ed arbustiva di pari rilevanza e le dosi sono state di 0 – 30 – 60 gr per pianta
Le specie arboree utilizzate sono: Malus sylvestris Acer campestre Populus nigra, Prunus avium, Quercus pubescens, Ulmus campestris, Fraxinus excelsior; le specie arbustive invece: Cornus sanguinea, Corylus avellana, Rosa canina, Ligustrum vulgare, Prunus spinosa, Viburnum lantana, Viburnum opulus.
I risultati saranno disponibili a fine stagione vegetativa 2020 e, se la sperimentazione porterà a buoni risultati, sarà possibile inserire tale tecnica colturale in tutti i capitolati speciali ed offerte tecnicamente vantaggiose.